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giovedì 29 aprile 2010

La pubblicità mirata con SMS

Le strategie , le tecniche i consigli illustrati in questo ebook ti consentiranno di avviare con successo una campagna pubblicitaria vincente e una cospicua rendita online, basata su una nuova forma pubblicitaria innovativa, definita:SMS marketing.



Ma cos'è l'SMS marketing? Si tratta di una nuova strategia di marketing basata su SMS testuali e MMS pubblicitari, destinati a una clientela targhetizzata al massimo, secondo diversi criteri:età, citta, sesso.



Negli ultimi anni questa nuova strategia, cui è stato, appunto attribuito il nome specifico di SMS marketing ha avuto una notevole crescita. Esistono davvero tante aziende che offrono campagne publicitarie basate su SMS testuali e ti assicuro che non basta sceglierne una a caso. Come in ogni settore, esistono aziende più o meno affidabili e altre meno. Parecchie non forniscono un servizio di ottima qualità:gli SMS arrivano in ritardo, oppure non giungono affatto al destinatario, non offrono un target a cui inviare gli SMS, oppure non ne tengono conto a causa della loro scarno database.


La forma pubblicitaria dell’SMS marketing si avvicina molto
all’email marketing. Quest’ultima è analoga alla prima, con la
differenza che il “mezzo pubblicitario” non è un SMS bensì una
email. Non c’è dubbio che il discorso economico vada a favore
dell’email marketing, ma l’SMS, rispetto a una email, presenta
innanzitutto un maggiore impatto.

Un altro vantaggio dell’SMS marketing rispetto alla pubblicità sul
web riguarda l’affidabilità. Oggi come oggi, chiunque può
promuovere un prodotto su internet. Avviare una campagna di
pubblicità con annunci a pagamento, ovvero il pay per click, è
un’operazione che chiunque può eseguire in cinque minuti. E,
purtroppo, questo che sembra essere un vantaggio, rende, in
realtà, assai più semplice realizzare truffe informatiche e porta
alla vendita di prodotti di bassa qualità.

SMS Marketing
Come Guadagnare e Fare Pubblicità
Con SMS, MMS, e Bluetooth

martedì 8 dicembre 2009

IMPRENDITORIA DONNA: LA STORIA DI ANITA RODDICK

“Se fai le cose bene, falle meglio. Sii il primo, fai la differenza, accetta le sfide, sii onesto”. Questa frase, divenuta ormai celebre nel mondo dell’imprenditoria, appartiene a una donna che ha fatto del marketing la sua ragione di vita e che ha saputo coniugare al meglio crescita economica con il rispetto dell’ambiente: Anita Roddick, la fondatrice dell’azienda inglese di cosmetici “The body shop” – www.thebodyshop.it - . La storia di Anita Roddick rivela le straordinarie doti imprenditoriali che l’hanno resa una donna di successo conosciuta in tutto il mondo. Partita da un piccolo negozietto con 25 prodotti etichettati a mano a Brighton nel 1976, ha pian piano saputo costruire un vero e proprio impero, con 1900 filiali in tutto il mondo e una quotazione in borsa. La sua irrefrenabile passione per il prodotto che commercializzava e per il target a cui esso si riferiva, l’hanno spinta ad impegnarsi per ridurre al minimo l’impatto ambientale nel processo di produzione: la sua è stata la prima azienda a proibire l’uso di ingredienti testati su animali; la Roddick è stata una delle prime donne a prodigarsi per promuovere un commercio equo con i paesi del terzo Mondo. Una volta lei stessa ha dichiarato di non aver mai frequentato una business school, né di aver mia letto un libro di economia. Prima di dedicarsi al commercio aveva fatto l’insegnante, la cameriera e l’impiegata, ma, tra le mura del suo piccolo negozio, era riuscita a capire che il business non era tanto una scienza finanziaria, ma qualcosa che aveva a che fare con la compravendita, che riguardava piuttosto la produzione di prodotti o servizi talmente buoni che le persone sarebbero state disposte a pagarli pur di averli. La domanda viene spontanea: come si fa allora a diventare un vero imprenditore? Quali sensi più di altri bisogna sviluppare? La fortissima motivazione a creare qualcosa di buono, l’indipendenza da qualsiasi tipo di subordinazione, il bisogno di successo, una visione entusiastica del proprio progetto, l’abilità nello sviluppo delle strategie, l’ingegno, la determinazione, la consapevolezza dei rischi, l’ottimismo. Sono queste le formidabili doti che hanno fatto della maestra di Brighton un’icona dell’imprenditoria mondiale.

Autore: Antonella Corvino
Fonte dell'articolo

lunedì 1 giugno 2009

ANNUNCINETWORK.COM MIGLIORA I SUOI SERVIZI

Si rinnova uno dei portali di annunci più frequentati del web

Annuncinetwork.com migliora i servizi ed amplia la propria offerta con l’obiettivo di dare vita ad una community attiva ed interessata al mondo degli annunci on line.

Il responsabile del sito e del progetto annuncinetwork.com, ha risposto ad alcune domande che chiariscono gli intenti per il futuro.

1) Quali sono gli sviluppi futuri di annuncinetwork.com?
Indubbiamente l’offerta di servizi volti ad offrire una esperienza positiva agli utenti. In particolar modo la creazione di appositi
‘luoghi’ dove gli utenti possano interagire non solo tramite l’ormai noto scambio e-mail ma anche tramite servizi aggiuntivi quali, ad esempio, le chat, i forum e i blog.
Entro non molto tempo verranno aperti appositi blog locali tramite i quali ogni utente avrà la facoltà di caricare pensieri e opinioni sulla propria città di residenza.
Altro servizio che stiamo attualmente prendendo in considerazione è la creazione di una chat multistanza dove gli utenti interessati ad una determinata categoria possano
interagire e avere quindi un rapporto ‘più umano’ e meno distaccato di quanto invece avviene con gli scambi e-mail.

2) Cosa aggiungere ad annuncinetwork.com per raggiungere i siti leader del settore?
La creazione di quei servizi aggiuntivi che possano permettere una maggiore interazione tra gli utenti e il portale. Servizi come forum e blog che permettano agli utenti una maggiore interazione non limitandosi quindi al semplice inserimento di un annuncio.Entro l’estate saranno numerosi i servizi aggiuntivi offerti da AnnunciNetwork.com , stiamo lavorando proprio per questo.

3) Cosa cercano e trovano i più fedeli del vostro sito?
Indubbiamente la categoria relativa alle richieste e offerte di lavoro è quella con il maggior indice di visite quotidiane mentre al secondo posto si colloca la categoria Case in vendita.
A tal scopo stiamo sviluppando una nuova versione del portale che possa permettere una maggiore interazione tra gli inserzionisti e gli utenti interessati ad una specifica inserzione.
Soprattutto permetteremo ricerche maggiomente mirate alla ricerca di specifici annunci onde permettere all’utente una scelta davvero adeguata alle sue richieste.

4) Come si relaziona il sito rispetto ai giornali di annunci cartacei? si collocano come concorrenti?
In effetti, sebbene l’argomento trattato sia il medesimo, sono due realtà distinte che in nessun caso potrebbero entrare in conflitto.
Le riviste specializzate nella pubblicazione di annunci permettono di raggiungere, in un periodo temporale piuttosto breve (poche ore), una bacino di utenza molto ampio. Ma si tratta di un mezzo ‘freddo’…..distaccato.
Al contrario i portali di annunci gratuiti, come AnnunciNetwork, si pongono un obiettivo diverso…..non solo annunci ma anche luogo di incontro tra domanda e offerta….. tra inserzionisti e lettori.
Crediamo nel futuro del web come unico ‘vero’ mezzo mediatico al pari della televisione. Si pensi alla possibilità di poter acquistare invece che il solito giornale fatto di cellulosa la sua copia telematica.
Acquistiamo il giornale, lo leggiamo e se in futuro vorremo rileggere un determinato articolo sarà sufficiente un semplice click. Non più giornali gettati agli angoli delle strade, ormai inutilizzati, dopo una lettura superficiale ma
gionali telematici che il lettore potrà leggere in assoluta tranquillità e libertà.

Annuncinetwork.com si configura quindi come una delle realta’ piu’ attive nel mondo degli annuncionline, per informazioni visitare il sito annuncinetwork.com o contattare info@

Autore:
Marketingarena Consulting s.r.l Rovigo

Tel. 0425 070223

www.articolista.com

Non dire che non ti avevamo Avvertito

Avverto.it ti offre l'occasione di condividere i tuoi link con il resto della blogosfera e ottenere, così, ampia visibilità per i tuoi siti e posizionarti al meglio sui motori di ricerca. Potrai scrivere articoli, caricare i tuoi video o commentare quelli degli altri utenti, esprimendo il tuo gradimento attraverso la funzione "vota".

Avverto.it è un sito "Social", ha bisogno del tuo contributo per crescere e darti visibilità. Come ogni altro network, su Avverto.it potrai contattare nuovi amici, sapere chi ti ha aggiunto tra i suoi contatti e scoprire il tuo livello di notorietà tra tutti gli utenti registrati.

Partecipa ad Avverto.it, per diffondere e far conoscere il tuo lavoro, non dire che non ti avevamo avvertito!


Autore:Sonia, web writer e seo copywriter per Partecipativo.info, il blog del giornalismo partecipativo e dell'informazione dal basso.

www.articolista.com

lunedì 5 gennaio 2009

Ebook Il Codice della Newsletter



Ebook Il Codice della Newsletter

mercoledì 1 ottobre 2008

Report Bancomail: ancora al 21% le aziende italiane con indirizzo email "free"

In questo report, molto semplice, viene preso in considerazione il peso degli indirizzi email "free" rispetto agli indirizzi email di dominio, nel mondo dell'impresa. Per indirizzi "free" si intendono tutti quelli, di norma gratuiti, forniti da provider nazionali specializzati in questo settore. Per indirizzi di dominio si intendono invece quelli legati al sito Web dell'impresa stessa (es. http://www.nomeazienda.it/).
Nella fattispecie, sono stati classificati come free tutti gli indirizzi riconducibili a: Dada - SuperEva, Email.it, Fastweb, Gmail, Hotmail-MSN, Kataweb, Libero-Wind-Iol, TelecomItalia, Tiscali, Yahoo.Il campione preso in considerazione è stato di 408.137 aziende.

Come potete osservare dal grafico, la percentuale di aziende con indirizzo "free" è ancora abbastanza rilevante (21%) ma in netta diminuzione rispetto a Febbraio 2007 (32%).
Ancora molto diffusa l'anomalia (con un ritorno d'immagine piuttosto basso) di aziende con dominio "proprietario" (www.azienda.it), ma con indirizzo email "free" (es: nomeazienda@libero.it), che si attesta al 9,8% del totale degli indirizzi free). Molta incidenza sui risultati di questa statistica è data dalla presenza dei "liberi professionisti" nel campione delle imprese esaminate. Le anagrafiche prese in esame sono state quelle di 45.240 liberi professionisti.Le categorie analizzate sono state: commercialisti, architetti, avvocati, notai, geometri, medici, ingegneri, consulenti del lavoro e consulenti aziendali.Come si può evincere dalla seconda immagine , la percentuale di email "free" tra i professionisti è molto alta (maggioranza assoluta) e si attesta al 51,3% del totale. Da segnalare come dato ulteriore, l'"abitudine" abbastanza diffusa (e decisamente criticabile) di condividere un indirizzo email (di norma "free") tra due o più professionisti (8% del campione). Questi due dati dimostrano, probabilmente, una certa resistenza "fisiologica" da parte della categoria dei Liberi Professionisti a considerare la posta elettronica, ed in generale il Web, come una opportunità di crescita e di miglioramento, vedendola ancora come una "ineluttabile" necessità.
Redazione Bancomail.it - http://www.bancomail.it/

Andrea Mazzeo responsabile IT di Neosoft si occupa di email marketing dal 2001 attraverso i siti Bancomail.it e Bancomail.net

giovedì 18 settembre 2008

Il cluster marketing

Le più innovative tecniche di marketing mirano a creare un modello di marketing "su misura". Superata la fase del "mass marketing" contraddistinta da un produttore che immette sul mercato merci per un pubblico indifferenziato, siamo ora approdati ad un livello di sofisticazione più elevato, per cui è il consumatore stesso che orienta la produzione ai suoi gusti personali. Questa nuova figura – che gli inglesi hanno battezzato "prosumer", dalla contrazione di "professional" e "consumer" – è il target di riferimento del "cluster marketing".
Il nome identifica un gruppo composto di elementi con caratteristiche comuni. Tradizionalmente siamo abituati a parlare di segmenti di mercato, ma quest'ultima espressione non tiene adeguatamente conto della complessità dei gruppi sociali. In altre parole, all'interno di un segmento si possono trovare anche più cluster; potremmo quindi paragonarli a dei sottoinsiemi, rappresentativi ognuno di indirizzi specifici.
Ogni cluster si differenzia sulla base – per esempio - di variabili geografiche, socio-demografiche, psicografiche e comportamentali. Insomma, dal momento che io sono un uomo di 30 anni, laureato, coniugato (o meno) che vive nel Nord Italia, e con reddito XY, dovrei avere determinati consumi. Queste analisi sono molto utilizzate sia prima di lanciare un prodotto, sia in un momento successivo.
Nel primo caso, per capire se ci sono bisogni latenti che possono essere soddisfatti con merci nuove; nel secondo per censire la base del proprio "brand" e progettare messaggi coerenti con essa. Ma l'individuazione di cluster permette anche di fare un'altra operazione. Ad esempio scoprire i gusti degli appartenenti a un cluster, o comunque informazioni che esulano dal gradimento del prodotto che si promuove: se essi si interessano alle notizie finanziarie, se amano il vino francese, o se leggono almeno 4 romanzi all’anno per esempio
L'impiego dei cluster è molto diffuso sui siti di e-commerce, uno su tutti "Amazon.com". Si tratta di un "grande magazzino" virtuale: nel momento in cui scegli di acquistare un prodotto, ti viene automaticamente suggerita una risma di alternative che hanno affinità con ciò che hai selezionato. Tutto questo ha un limite: non bisogna dare l'impressione di essere intrusivi, per evitare di scatenare reazioni contrariate del compratore. Ma è certo che il "cluster marketing" si basa su un concetto estremamente moderno: i consumatori non sono divisi per compartimenti stagni, ognuno geloso della propria posizione; partecipano invece a gruppi interconnessi.

GIANNI ZECCA - Ufficio Stampa Mind Consulting
www.articolista.com